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La scuola dell’infanzia pone al centro dell’azione educativa il bambino come persona, in tutti i suoi aspetti: spirituale, religioso, affettivo, relazionale, etico, cognitivo, estetico e corporeo. Ogni bambino intraprende un percorso di vita e la scuola dell’infanzia si costituisce come luogo accogliente e collaborante con le famiglie e il territorio che la circonda. In questi ultimi decenni la nostra società è stata caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Il bambino si trova quindi ad interagire con culture diverse; la scuola dell’Infanzia promuove quindi la dignità e l’uguaglianza di tutti i fanciulli accogliendo tutti “ senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, condizione personale e sociale” e si impegna a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possono impedire “il pieno sviluppo della persona umana”. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. La nostra scuola inoltre, deve formare cittadini che siano “CITTADINI CRISTIANI” nel mondo consapevoli di far parte di un’unica comunità planetaria .Perchè i bambini acquisiscano una tale comprensione la scuola li deve aiutare a mettersi in relazione con le molteplici esperienze culturali della storia dell’umanità.
“Alla scuola dell’infanzia possono essere iscritti le bambine e i bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. Possono altresì essere iscritti, a conferma di consolidata prassi amministrativa, i bambini e le bambine che compiono i tre anni di età entro il 31 gennaio. Per questi ultimi, l’ammissione alla frequenza scolastica può essere disposta in presenza di disponibilità di posti e previo esaurimento delle eventuali liste d’attesa.” ( Circolare ministeriale n° 110 dicembre 2007) |
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